Convegno Nazionale: nuovi paradigmi della terapia...
Convegno Nazionale: nuovi paradigmi della terapia antiretrovirale presente e futura
Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice. Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice. Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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dogma della triplice.
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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dogma della triplice.
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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dogma della triplice.
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice.
Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
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La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice. Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice. Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice. Faculty | Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH).
La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il
dogma della triplice.
Faculty | Convegno Nazionale: nuovi paradigmi della terapia...
- Andrea Antinori, INMI “Lazzaro Spallanzani” IRCCS, Roma;
- Fausto Baldanti, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Università degli Studi di Pavia;
- Stefano Bonora, Ospedale Amedeo di Savoia, Università degli Studi di Torino;
- Raffaele Bruno, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Università degli Studi di Pavia;
- Antonella Castagna, IRCCS Ospedale San Raffaele, Università Vita-Salute, Milano;
- Annamaria Cattelan, Azienda Ospedale Università di Padova;
- Antonio Di Biagio, Ospedale Policlinico San Martino, Università degli Studi di Genova;
- Giovanni Di Perri, Ospedale Amedeo di Savoia, Università degli Studi di Torino;
- Emanuele Focà, ASST Spedali Civili, Università degli Studi di Brescia;
- Cristina Gervasoni, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano;
- Andrea Giacomelli, ASST Fatebenefratelli Sacco, Università degli Studi di Milano;
- Andrea Gori, ASST Fatebenefratelli Sacco, Università degli Studi di Milano;
- Roberto Gulminetti, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia;
- Sergio Lo Caputo, A.O.U. Ospedali Riuniti, Università degli Studi di Foggia;
- Giulia Marchetti, ASST Santi Paolo e Carlo, Università degli Studi di Milano;
- Cristina Mussini, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena;
- Layla Pagnucco, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia;
- Carlo Federico Perno, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma;
- Diego Ripamonti, ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo;
- Stefano Rusconi, ASST Ovest Milanese e DIBIC, Università degli Studi di Milano;
- Francesco Saladini, Dipartimento di Biotecnologie Mediche, Università degli Studi di Siena.
Dopo venti anni in cui la triplice terapia ha rappresentato lo standard of care, si è aperta una nuova era nella gestione della persona con infezione da HIV (PWH). La disponibilità di nuovi farmaci più potenti e tollerabili ha sostenuto il razionale della nuova strategia antiretrovirale 2DR che è stata in grado di superare il dogma della triplice.
Similmente al percorso di altre terapie mediche anche per quanto riguarda l’HIV la cART sta contestualmente evolvendo verso somministrazioni a lunga durata, terapie potenzialmente in grado migliorare l’aderenza e la qualità di vita delle PWH. Già da poco disponibile il primo regime terapeutico long-acting per il trattamento dell’infezione da HIV in pazienti virologicamente controllati, altri all’orizzonte stanno sviluppandosi con l’obiettivi di cercare di “normalizzare” sempre più la loro vita terapeutica.
Il treatment burden appare infatti come uno dei principali unmet needs nel “programma terapeutico” cART; quindi, la disponibilità di una tempistica posologicamente alternativa, offre alle persone PWH, la possibilità di personalizzarsi l’approccio terapeutico più adatto alle loro esigenze e quindi di ottimizzare la loro aderenza alla terapia e di conseguenza l’endpoint terapeutico.
Il Programma scientifico del Convegno Nazionale – che coinvolge una Faculty composta dai più autorevoli Esperti del settore – intende stimolare il confronto tra specialisti infettivologi nella gestione dell’infezione da HIV, con l’obiettivo di condividere le esperienze di real-life ed ottimizzare la gestione clinico-terapeutica del PWH, dando ampio risalto a situazioni di pratica clinica per arrivare, attraverso una discussione partecipata basata sul confronto e reciproca comprensione delle problematiche, a condividere best clinical practices.
- Andrea Antinori, INMI “Lazzaro Spallanzani” IRCCS, Roma;
- Fausto Baldanti, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Università degli Studi di Pavia;
- Stefano Bonora, Ospedale Amedeo di Savoia, Università degli Studi di Torino;
- Raffaele Bruno, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Università degli Studi di Pavia;
- Antonella Castagna, IRCCS Ospedale San Raffaele, Università Vita-Salute, Milano;
- Annamaria Cattelan, Azienda Ospedale Università di Padova;
- Antonio Di Biagio, Ospedale Policlinico San Martino, Università degli Studi di Genova;
- Giovanni Di Perri, Ospedale Amedeo di Savoia, Università degli Studi di Torino;
- Emanuele Focà, ASST Spedali Civili, Università degli Studi di Brescia;
- Cristina Gervasoni, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano;
- Andrea Giacomelli, ASST Fatebenefratelli Sacco, Università degli Studi di Milano;
- Andrea Gori, ASST Fatebenefratelli Sacco, Università degli Studi di Milano;
- Roberto Gulminetti, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia;
- Sergio Lo Caputo, A.O.U. Ospedali Riuniti, Università degli Studi di Foggia;
- Giulia Marchetti, ASST Santi Paolo e Carlo, Università degli Studi di Milano;
- Cristina Mussini, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena;
- Layla Pagnucco, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia;
- Carlo Federico Perno, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma;
- Diego Ripamonti, ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo;
- Stefano Rusconi, ASST Ovest Milanese e DIBIC, Università degli Studi di Milano;
- Francesco Saladini, Dipartimento di Biotecnologie Mediche, Università degli Studi di Siena.