BCare: Breast Cancer mAnagement through genomic Risk assEssment
BCare: Breast Cancer mAnagement through genomic Risk assEssment
Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà. Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà.
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Razionale Scientifico | BCare: Breast Cancer mAnagement through...
Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà.
Grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata in fase iniziale quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate. Il trattamento loco-regionale standard delle forme iniziali è costituito dalla chirurgia conservativa associata a radioterapia o dalla mastectomia. Dopo la chirurgia, viene generalmente proposto un trattamento sistemico adiuvante (ormonoterapia, poli-chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare), il cui ruolo è ampiamente consolidato in funzione della significativa riduzione del rischio di recidiva e viene preso in considerazione valutando nella singola paziente il rischio di ripresa della malattia in base allo stadio, alle caratteristiche biologiche del tumore e valutando l’entità del beneficio prevedibile rispetto alle eventuali tossicità della terapia, alle preferenze della paziente, alla presenza di eventuali comorbidità e all’aspettativa di vita.
Nelle pazienti con carcinoma mammario a recettori ormonali positivi/HER2-negativo sono oggi prescrivibili in regime di rimborsabilità da parte del SSN classificatori prognostici, i quali sono indicati in pazienti a rischio intermedio di recidiva, per le quali sia quindi necessaria un’ulteriore definizione della effettiva utilità dell’aggiunta della chemioterapia adiuvante al trattamento endocrino.
I test genomici entrati in uso in Italia all’inizio degli anni 2000, sono stati sviluppati con lo scopo di contribuire, assieme agli altri dati clinico-patologici, a supportare il team multidisciplinare nella scelta terapeutica personalizzata e prevenire un sovratrattamento chemioterapico.
L’evento educazionale BCare - Breast Cancer mAnagement through genomic Risk assEssment è destinato a Specialisti a livello multidisciplinare, impegnati nel management del carcinoma della mammella con l’obiettivo di favorire un ampio confronto e dibattito per ampliare la conoscenza dell’utilizzo dei test genomici, al fine di garantire un trattamento il più personalizzato possibile alle pazienti, e ad approfondire gli scenari futuri.
Il carcinoma della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne in Italia e nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà.
Grazie allo screening e alla maggior consapevolezza delle donne, la maggior parte dei tumori maligni mammari è diagnosticata in fase iniziale quando il trattamento chirurgico può essere più spesso conservativo e la terapia adottata più efficace, permettendo di ottenere sopravvivenze a 5 anni molto elevate. Il trattamento loco-regionale standard delle forme iniziali è costituito dalla chirurgia conservativa associata a radioterapia o dalla mastectomia. Dopo la chirurgia, viene generalmente proposto un trattamento sistemico adiuvante (ormonoterapia, poli-chemioterapia, terapia a bersaglio molecolare), il cui ruolo è ampiamente consolidato in funzione della significativa riduzione del rischio di recidiva e viene preso in considerazione valutando nella singola paziente il rischio di ripresa della malattia in base allo stadio, alle caratteristiche biologiche del tumore e valutando l’entità del beneficio prevedibile rispetto alle eventuali tossicità della terapia, alle preferenze della paziente, alla presenza di eventuali comorbidità e all’aspettativa di vita.
Nelle pazienti con carcinoma mammario a recettori ormonali positivi/HER2-negativo sono oggi prescrivibili in regime di rimborsabilità da parte del SSN classificatori prognostici, i quali sono indicati in pazienti a rischio intermedio di recidiva, per le quali sia quindi necessaria un’ulteriore definizione della effettiva utilità dell’aggiunta della chemioterapia adiuvante al trattamento endocrino.
I test genomici entrati in uso in Italia all’inizio degli anni 2000, sono stati sviluppati con lo scopo di contribuire, assieme agli altri dati clinico-patologici, a supportare il team multidisciplinare nella scelta terapeutica personalizzata e prevenire un sovratrattamento chemioterapico.
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Nelle pazienti con carcinoma mammario a recettori ormonali positivi/HER2-negativo sono oggi prescrivibili in regime di rimborsabilità da parte del SSN classificatori prognostici, i quali sono indicati in pazienti a rischio intermedio di recidiva, per le quali sia quindi necessaria un’ulteriore definizione della effettiva utilità dell’aggiunta della chemioterapia adiuvante al trattamento endocrino.
I test genomici entrati in uso in Italia all’inizio degli anni 2000, sono stati sviluppati con lo scopo di contribuire, assieme agli altri dati clinico-patologici, a supportare il team multidisciplinare nella scelta terapeutica personalizzata e prevenire un sovratrattamento chemioterapico.
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