Il counselling in HIV e AIDS rappresenta oggi un elemento chiave in un modello olistico di assistenza sanitaria, in cui i problemi psicologici sono riconosciuti come parte integrante della gestione dei pazienti. Il concetto di U=U ha modificato radicalmente la visione della malattia da HIV, oggi si sa che la diffusione dell’HIV può essere prevenuta da cambiamenti nel comportamento ed il counselling su HIV e su AIDS ha quindi due obiettivi generali: prevenzione della trasmissione dell’HIV e sostegno delle persone colpite direttamente e indirettamente dall’HIV. Il counselling in HIV è ormai parte integrante della gestione clinica, che richiede un approccio coerente e professionale a queste problematiche, e quindi ha un ruolo centrale nel percorso formativo degli infettivologi che seguono la persona sieropositiva. L’apertura della nuova edizione di CoacHIV, caratterizzata da una forte interattività e da sessioni pratiche di role playing è dedicata all’ingaggio dei pazienti considerati difficili da gestire, che portano con sè una serie di problematiche peculiari. Il programma scientifico prevede poi la riflessione su strategie e modalità di intervento in alcune situazioni cliniche complesse: il paziente negazionista del COVID-19 che non vuole vaccinarsi; il paziente che non accetta la terapia antiretrovirale; la donna che non ha detto al compagno che è sieropositiva; la donna gravida straniera che non prende bene la terapia; il soggetto con comportamenti ad alto rischio cardiovascolare; il soggetto che fa chemsex.
N. crediti formativi: 8,8
ID ECM evento: 150-357233
Ref. Daniela Carrara
e-mail: daniela.carrara@effetti.it