La terapia antiretrovirale (ART) ha migliorato in modo fondamentale l’aspettativa di vita dei pazienti con infezione da HIV. Per due decenni, le combinazioni triplici di antiretrovirali hanno rappresentato il trattamento standard per l’infezione da HIV.
Tuttavia, la terapia antiretrovirale è un trattamento che dura tutta la vita e i farmaci antiretrovirali attualmente utilizzati, malgrado la loro sicurezza e tollerabilità, possono essere gravati da importanti effetti collaterali, in grado di influenzare la gestione a lungo termine dei pazienti con HIV. Negli ultimi anni, la disponibilità di farmaci antiretrovirali più potenti con un’alta barriera genetica ha rinnovato l’interesse per regimi HIV più semplici. Diverse strategie di drug sparing sono state studiate sia nei pazienti ART-naïve che, più estesamente, nei pazienti virologicamente soppressi che ricevono regimi a tre farmaci, con l’obiettivo di raggiungere e mantenere la soppressione virale e il controllo immunologico, migliorando la tollerabilità e l’aderenza, e limitando allo stesso tempo il pill burden ed i costi.
La resistenza ai farmaci rappresenta una delle problematiche principali nella gestione a lungo termine di HIV. Negli anni più recenti, nuove opzioni nei pazienti con infezione da HIV multiresistente e scarse opzioni terapeutiche sono state offerte dallo sviluppo di nuovi farmaci antiretrovirali mirati a nuovi target.
Nel panorama attuale, la terapia antiretrovirale a lunga durata d’azione (LA) promette di essere un'opzione per il trattamento dell’HIV in grado di andare oltre l’attuale paradigma della terapia orale su base giornaliera. Di particolare interesse è il potenziale ruolo nell’affrontare le sfide rappresentate dall’aderenza alla terapia orale e dalla fatica del trattamento.
N. crediti formativi: 6
ID ECM evento: 150-334216
Ref. Marika BIOLCATI
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