Dall’implementazione della terapia antiretrovirale di combinazione (ART), il tasso di mortalità associato all’AIDS è diminuito drasticamente e la morbilità e la mortalità dei soggetti HIV + sono state considerevolmente ridotte (con un concomitante miglioramento della qualità della vita). Inoltre, i rischi di trasmissione sono diminuiti (con un impatto sulla dinamica epidemica globale). La ART può sopprimere rapidamente e in modo persistente la

replicazione virale ma, in caso di interruzione del trattamento, aumenta rapidamente la carica virale plasmatica. L’incapacità di eradicare l’infezione da HIV è dovuta alla stabilità intrinseca del genoma virale nelle cellule T CD4 + latentemente infette e anche ad altre cellule a lunga emivita. Diverse evidenze hanno dimostrato i profondi benefici che l’inizio precoce della ART ha sui parametri virologici e immunologici in individui infetti trattati durante l’infezione acuta da HIV. Infatti, la rapida riduzione dello stimolo antigenico di HIV può coferire benefici alla risposta delle cellule T CD8 + specifiche per HIV, risultando in una risposta immunitaria funzionalmente conservata.

Inoltre, il serbatoio latente di HIV non è solo di dimensioni minori, ma è anche più omogeneo nella sua composizione, rendendo le terapie di eradicazione immunitaria potenzialmente più efficaci negli individui che iniziano la ART durante l’infezione acuta.